Un tuffo nel passato per scoprire le origini del mastice, gli sviluppi ee le motivazioni che lo hanno reso un prodotto indispensabile per le aziende produttrici di scarpe.
IL MASTICE PER CALZATURE: UN SEGRETO MILITARE
L’antenato del mastice da calzolaio risale al 1930. Si trattava di colle in lattice in gomma di caucciù, chiamate “adesivi per calzature” o “colle sintetiche per scarpe”.
In quegli anni, il boom dell’industria chimica e plastica diede spinta alla lavorazione dei primi materiali epossidici, neoprene ed altri ancora. Questi però non furono disponibili al pubblico prima del termine della Seconda guerra mondiale, ecco perché fino a quel momento si parlava di “segreto militare”. La colla al lattice in gomma di caucciù venne sostituita, definitivamente, negli anni ’50 dal primo mastice neoprenico per calzature al solvente. Questo materiale asciugava prima ed aveva maggior forza adesiva.
LA CRISI DEL MASTICE NEOPRENICO: LE SUOLE IN GOMMA E IL TOLUOLO
Parallelamente, verso la fine degli anni ’50, un materiale, più elastico del cuoio, fece la sua entrata nel mercato delle calzature: la suola in gomma. Le mescola della suola in gomma conteneva, però, delle componenti oleose che, salendo in superficie, neutralizzavano l’azione adesiva del mastice neoprenico a freddo.
Entrò in gioco allora l’attivatore per il mastice: il collante formava una pellicola isolante sulla superficie della suola in gomma e il mastice neoprenico riacquistò il suo potere adesivo.
Qualche anno dopo, il mastice neoprenico dovette affrontare un’ulteriore crisi. Per far sì che questo materiale avesse un forte potere adesivo venne aggiunto un alto contenuto di toluolo, solvente aromatico ritenuto altamente tossico e vietato dallo stato italiano.
Nel ’62, arrivò, dall’Italia, la soluzione a ciò: il dottor Corsi, dell’azienda Boston, formulò un nuovo mastice neoprenico a freddo senza l’utilizzo del toluolo.
UN NUOVO MATERIALE USATO ANCORA OGGI: IL MASTICE IN POLIUTERANO.
Il poliuretano fece la sua apparizione nel mondo delle calzature a partire dagli anni ’70. Questo nuovo materiale, più leggero della gomma, più resistente all’abrasione, più semplice e veloce da produrre venne utilizzato sia per la produzione di suole che per i collanti.
Dopo il poliuretano, altri materiali per la costruzione di suole sono arrivati sul mercato, come il PVC, la Para, il Politene, L’EVA, ecc.
Nonostante le nuove tipologie di suole, il mastice al solvente poliuretanico resta ancora oggi una colla potentissima, resistente e dal forte potere adesivo.